La menta (nome botanico: Mentha piperita), pianta dall’aroma classico è stata sovente utilizzata nell’antichità per i suoi poteri fuori dal comune: si credeva infatti che il suo aroma accrescesse la forza psico-fisica e la volontà, favorendo il buon umore e l’ottimismo.
Il suo nome deriva dalla ninfa Minthe, la quale, secondo la leggenda, venne trasformata in una pianta. Veniva legata al polso per proteggere dalle malattie e persino per allontanare la morte e veniva impiegata nei rituali propiziatori per i viaggi.
Era adoperata per liberare un luogo infestato dalle forze del male: si preparava una pozione di acqua salata e rametti di menta fresca e la si spruzzava nel posto da sanificare. La superstizione popolare ha sempre collegato la menta ai riti di denaro e di prosperità, prescrivendo di metterne alcune foglioline nel portafoglio.
Nel Medioevo si pensava che quest’erba, aggiunta al vino caldo, accelerasse il parto e, tritata ed applicata con sale, curasse il morso dei cani.
Appartenente alla famiglia delle labiate, la menta piperita è una pianta perenne, con radice biancastra, fusto eretto e ricca di rametti con foglie ovate e lanceolate molto aromatiche.
Fiorisce in tarda primavera o all’inizio dell’estate ed i fiori sono rosati, raggruppati in spighe. Si tratta di una pianta che cresce spontanea, ma viene attualmente coltivata su larga scala per il suo utilizzo terapeutico e cosmetico: ne vengono adoperate le foglie e le cime fiorite. È ricca di olio essenziale, resine e sostanze amare e presenta importanti proprietà espettoranti, carminative e digestive.
Il mentolo, presente nell’olio essenziale può essere impiegato come anestetico naturale. Può essere somministrata mediante infuso o tintura per combattere il nervosismo, i dolori ventrali e la diarrea.
Il tè di menta è invece un’ottima bevanda digestiva e rinfrescante.
Con l’essenza di menta si può preparare un infuso eccellente per contrastare la nevrosi cardiaca, versandone alcune gocce in una tazza d’acqua calda zuccherata.
In caso di inappetenza, asma o tosse, si prepari invece un infuso di foglie e sommità fiorite (15 grammi in tutto, per mezzo litro d’acqua) e se bevano 3 tazze al giorno. Tale infuso può anche essere impiegato per fare gargarismi, al fine di disinfettare la bocca e la gola.
Assieme al bicarbonato di calcio e al bicarbonato di sodio, la menta è un ingrediente essenziale nella composizione di una pasta dentifricia naturale, utile alla pulizia dei denti e per profumare l’alito (in quest’ultimo caso se ne possono masticare semplicemente alcune foglie).
La menta essiccata, sparsa sul cibo come erba aromatica, ne agevola la digestione; la menta piperita ha un aroma forse troppo intenso: per aromatizzare le pietanze, quindi, è preferibile utilizzare altri tipi di menta, come ad esempio la Mentha spicata, la Mentha viridis o la Mentha rotundifolia, solitamente più diffuse allo stato selvatico ed aventi le medesime proprietà medicinali.