La melissa (nome botanico: Melissa officinalis) è una pianta aromatica molto ricercata dalle api ed infatti il suo nome deriva dal greco melissophyllon, che vuol dire “foglia delle api”. Talvolta i greci la sfregavano sugli alveari in modo da far sì che queste rimanessero nelle vicinanze; inoltre, era usata terapeuticamente per alleviare il mal di testa e la tensione nervosa.
Con la melissa si profumava la casa e veniva considerata la pianta dell’amore e della felicità: era consuetudine per gli amanti di quei tempi indossare un braccialetto intrecciato con questa pianta.
Essa è giunta in Europa dal Medio Oriente, dove viene comunemente utilizzata per preparare un tè rinfrescante particolarmente apprezzato; in Italia, le leggende narrano che questo tè (dalle proprietà carminative e febbrifughe) faccia sognare a colori.
Appartenente alla famiglia delle labiate, la melissa è un’erba perenne dal portamento cespuglioso, alta 40-70 cm, con ceppo ben definito, dai numerosi fusti diritti e vellutati; le foglie sono picciolate e presentano nervature, mentre i fiori sono molto grandi ed hanno un colore bianco e rosa acceso.
La fioritura inizia a maggio e la raccolta avviene nello stesso periodo. Ricca di olio essenziale, tannini, acido gallico, sostanze amare, mucillagine e amido, ha notevoli proprietà antispasmodiche, stomachiche, emmenagoghe e toniche.
Le parti impiegate in campo erboristico sono le foglie e le sommità fiorite, che vanno essiccate in luogo ombroso e ventilato.
L’infuso ed il vino di melissa vengono adoperati sovente contro le vertigini, il nervosismo, per stimolare l’appetito, facilitare la digestione ed anche in caso di stanchezza eccessiva.
Per uso esterno essa è uno stimolante cutaneo: per questa ragione si consiglia di aggiungere l’infuso all’acqua del bagno o di utilizzarlo in lozioni per la pulizia del viso o, ancora, come detergente intimo.
In cucina viene impiegata in piccole dosi per dare un sapore originale a bevande, insalate fresche, frittate, carne e pesce.
Quest’erba ha un piacevolissimo aroma di limone (e per questo motivo è anche chiamata “cedronella” o “erba limone”) e, tagliata e mescolata ad altre erbe aromatiche, risulta davvero preziosa; in Belgio e in Olanda viene usata con le aringhe e le anguille in salamoia.
La melissa è anche un ingrediente essenziale del famoso cordiale di melissa, la nota Acqua antisterica dei Carmelitani Scalzi, una tisana assai utile in caso d’insonnia o di eccitazione nervosa. Tale rimedio prevede la realizzazione di 2 miscele distinte, da consumarsi in alternanza: la prima è costituita da 30 grammi di melissa, 30 grammi di maggiorana, 20 grammi di anice schiacciato e 20 grammi di valeriana; la seconda aggiunge ai 30 grammi di melissa, 20 grammi di fiori d’arancio, 20 grammi di fiori di spigo, 30 grammi di fiori di biancospino e 30 grammi di liquirizia; va assunta la sera, prima di coricarsi ed è consigliabile, durante il periodo di cura, consumare un pasto serale piuttosto leggero.