La camomilla (nome botanico: Anthemis nobilis) è un’erba fragrante e preziosa ed il suo nome deriva dal greco chamai (che significa “sul terreno”); un tempo si credeva che fosse stata posta sotto il segno del sole ed era adorata dagli antichi egizi, i quali l’avevano consacrata alle loro divinità.
Il dolce profumo e le virtù antisettiche della camomilla aiutano a rinfrescare la casa, qualora la ventilazione e l’igiene non siano adeguati. Dal punto di vista estetico, la sua lucentezza dura tutto l’anno e raramente ha bisogno di essere falciata; prospera anche se calpestata ed emana un delizioso profumo, molto simile a quello del garofano.
A Buckingham Palace esiste uno dei più famosi prati di camomilla.
Oltre alla camomilla romana o nobile, esiste quella selvatica (Matricaria recutita o Matricaria chamomilla), ed entrambe crescono spontanee in quasi tutta l’Europa e nell’Asia temperata; la camomilla romana è una pianta perenne, mentre l’altra è annua: entrambe si possono coltivare in giardino con gran facilità e per scopi commerciali viene coltivato di solito un tipo di camomilla romana che ha fiori doppi.
Fiorisce in estate e può raggiungere i 40 cm d’altezza; si trova allo stato spontaneo solo come pianta sfuggita alle intense coltivazioni diffuse in tutta Italia per sfruttarne le virtù terapeutiche. Essa infatti è ricca di olio essenziale e di parecchi principi attivi che la rendono un ottimo rimedio antispasmodico, emmenagogo e vulnerario.
Il suo infuso, fatto con i fiori secchi (nella quantità di un cucchiaino per tazza d’acqua), è un rimedio molto antico e che si usa ancora largamente in quasi tutti i paesi; essa è un’erba molto utile per lenire i disturbi gastro-intestinali e per la sua blanda azione sedativa. L’infuso freddo calma le infiammazioni agli occhi: si consiglia a tal proposito di immergervi un tampone di garza e di tenerlo sulle palpebre per qualche istante.
Una volta, con la camomilla si realizzavano anche lozioni per il corpo e per i capelli; inoltre, un miscuglio di vino e zucchero impregnati della sua essenza era una portentosa medicina per i reni e per i disturbi alla vescica.
Il vino di camomilla è un ottimo stimolante dell’appetito ed ha un effetto benefico sulla digestione; per uso esterno è possibile fare degli impacchi con il suo decotto per combattere il gonfiore degli occhi o i dolori provocati da reumatismi o traumi (in questo caso molto indicate sono anche le frizioni con il suo olio).
Le vaporizzazioni del viso eseguite con il decotto possono ammorbidire e lenire le pelli irritate. Infine, la pomata di camomilla ammorbidisce e schiarisce le mani, oltre che profumarle. Le sue proprietà aromatiche vengono sfruttate anche dall’industria liquoristica; ad esempio viene impiegata nella fabbricazione di vermut ed aperitivi molto apprezzati.