L’ Enula campana, ovvero Inula Helenium L, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Composite. Secondo alcuni è una pianta originaria dell’ Asia, successivamente da noi naturalizzata, secondo altri, invece, è spontanea dell’ Italia meridionale.
E’ una pianta che, a dispetto del nome o forse proprio a causa delle origini leggendarie che le sono attribuiti, ama crescere nei luoghi troppo umidi, e la si può trovare, spontanea seppur rara, specialmente lungo i fossati.
Il suo nome Inula Helenium, infatti, deriva per la prima parte dal greco inein, che significa purgare, e che allude alle proprietà lassative della pianta. Per la seconda parte, Helenium, che deriverebbe da Elena, la moglie di Menelao. Helenium, infatti, è il genitivo di Elena, e sta a significare “di Elena”.
Secondo la leggenda, infatti, la pianta fu generata proprio da Elena, la bella moglie di Menelao che fu la causa della guerra di Troia.
Disperata a causa delle sofferenze portate dall’ assedio della sua città, Elena scoppiò in pianto e le sue lacrime, cadendo a terra, generarono questa pianta che può arrivare sino ai due metri, dalle foglie morbide e tenere e dai grandi fiori gialli, speranza della bella regina di vedere la fine dell’ assedio della sua città.
Secondo altri invece, l’ origine del nome deriva dal greco eleiònomos, che significa abitatore delle paludi essendo una pianta che vive principalmente nelle vicinanze delle zone paludose.
Secondo altri ancora, il nome discende dal greco eléne, che significa cesto, canestro, per la particolare forma dei fiori che, coi petali rivolti verso l’altro, sembrano formare piccoli canestri.
Ma a dispetto delle altre teorie, se non quella più vicina al vero, di certo quella più affascinante, è la teoria che fa derivare questa pianta, alta e rigogliosa, dai fiori dorati, dalle lacrime di una donna in lutto per una guerra inutile che sta devastando la sua terra.