Utilizzato anche nella farmacopea internazionale, il Cardo Mariano è un ottimo rimedio per le malattie epatiche, lenisce i dolori causati dalle intossicazioni alimentari e regola gli ormoni femminili.
Cenni sul Cardo Mariano
Il Cardo Mariano scientificamente chiamato “Sylibum Marianum” è una pianta spinosa che cresce nelle zone mediterranee montuose. Le sue virtù officinali sono talmente elevate che la pianta viene coltivata in quasi tutte le zone montagnose. In Iran, in Nuova Zelanda e in Australia dove ha il suo habitat naturale, viene impropriamente considerata una pianta invasiva e infestante.
Le industrie farmaceutiche la utilizzano in combinazione con medicinali convenzionali e per questo motivo sono state allestite coltivazioni di Cardo Mariano in Cina, in Polonia, in Germania ed in Ungheria mentre in Europa la pianta viene seminata tra Il Mese di marzo e quello di Aprile.
Il Cardo Mariano è un’importantissima risorsa per le cure epatiche ed agisce sotto forma di estratti. Contiene la “silimarina” valido aiuto nei casi di intossicazione alimentare, in particolare, quella da funghi velenosi.
Uso medicale e culinario
Nella nostra penisola il Cardo Mariano è molto noto perchè è spesso evidente nei giardini residenziali ed impreziosisce e decora con le sue forme spinose ed i suoi fiori tra il rosa ed il violaceo. In erboristeria è apprezzato perchè regola gli ormoni femminili qualora dovessero sorgere disfunzioni dannose per la salute della donna.
Nella tradizione popolare il cardo ha sempre avuto un posto speciale e continua ad averlo per le sue potenti virtù che aiutano le funzioni epatiche e, secondo recenti studi, ha il potere di rigenerare le cellule epatiche danneggiate per l’eccessiva assunzione di alcool. Ciò è dovuto alla presenza elevata di silimarina che viene estrapolata dalla pianta e si assume sotto forma di estratto.
I benefici apportati dal Cardo Mariano si riscontrano anche durante i trattamenti di radio e chemioterapia, infatti, pare che vengano ridotti i danni cellulari.
Altri vantaggi si riscontrano per la riduzione di trigliceridi e colesterolo nel sangue e per la riduzione di cellule cangcerogene nei tumori al seno e all’utero.
Nella credenza popolare si usava la tisana di foglie di cardo per stimolare la secrezione del latte materno.
In cucina il Cardo Mariano si utilizza usando le radici della pianta bollite e condite con olio e sale o mangiate crude.
I fiori, nei tempi passati, venivano cucinati allo stesso modo dei carciofi mentre le foglie private delle spine, si possono bollire e mangiare condite con olio e sale o ripassate in padella come gli spinaci.
Gli effetti collaterali e l’assunzione del Cardo Mariano
Il Cardo Mariano non ha quasi nessun effetto collaterale ma essendo un’erba officinale che va a sollecitare la cistifellea, bisogna tener presente che potrebbe causare un leggero effetto lassativo.
Molto raramente provoca mal di testa, gonfiore o irritabilità. Un effetto da molti considerato positivo è il senso di sazietà che dona, infatti, viene assunto quando si osservano regimi alimentari ristretti.
Altri effetti riscontrati dagli utilizzatori sono una leggera difficoltà respiratoria e un calo della libido.
In ogni caso, tutti gli effetti collaterali sono transitori e scompaiono dopo pochi giorni dalla prima somministrazione.
Il Cardo Mariano viene assunto sotto forma di tisana che si prepara mettendo due cucchiaini di semi tritati in una tazza di acqua calda.
La tisana va fatta riposare per un quarto d’ora e va bevuta filtrata 30 minuti prima dei pasti principali e per un massimo di tre settimane.
In caso di calcoli alla cistifellea è bene assumere la tintura di cardo Mariano che viene preparata lasciando macerare i semi della pianta in alcool al 60% e si assume in gocce.
Le erboristerie ed i siti presenti sul web dispongono di questi prodotti che si possono ordinare comodamente da casa.
E’ importante rivolgersi ad e-commerce di comprovata fama che presentino nelle confezioni degli integratori, bugiardini esaustivi e ricchi di minuziosi dettagli utili per gli acquirenti.
Come tutte le erbe officinali, se il consumatore non viene informato sufficientemente, si corre il rischio di farne un uso improprio e di arrecare danni all’organismo.