Originario della Cina settentrionale e delle zone interne della Mongolia, l’astragalo (nome botanico: Astragalus membranaceus) è una pianta perenne dalle lunghe radici fibrose, appartenente al genere delle leguminose.
In Cina viene conosciuto con il curioso ed impronunciabile nome di huangqi e viene venduto sia da solo, sia in associazione con altre erbe, per curare perlopiù il raffreddore e l’influenza (in questi casi viene somministrato attraverso l’infuso o il decotto della sua radice).
Alcune varietà di Astragalus sono considerate tossiche per il bestiame, ma le sue tossine non si trovano nelle radici, ma solo nella parte della pianta che fuoriesce dal terreno. Appunto dalla radice vengono ricavate preziose sostanze medicinali (utilizzate diffusamente soprattutto in Cina), in grado di favorire la digestione difficile, stimolare la produzione delle cellule del sangue e migliorare la circolazione.
Nella medicina cinese moderna, l’astragalo è un elemento essenziale della terapia fu zheng, una cura fitoterapica combinata, la quale ristabilisce in modo efficace le funzioni immunitarie nei soggetti ammalati di cancro, sottoposti alla chemioterapia e alla radioterapia. Vengono utilizzate a tal fine non solo le piante selvatiche, ma anche quelle coltivate a scopo commerciale e l’astragalo viene venduto di solito a fette sottili; la medicina naturale cinese prescrive di consumare le sue radici tagliate a fette, aggiungendole alle minestre di verdure, con l’avvertenza di toglierle prima di servire il piatto, in quanto risultano coriacee e difficili da masticare.
Essiccata, questa pianta dai poteri prodigiosi si può acquistare nei negozi di prodotti cinesi oppure si può trovare sotto forma di capsule e tintura dai rivenditori di prodotti dietetici. I medici erboristi tradizionali cinesi considerano l’astragalo un tonico di prim’ordine, in grado di dare energia alle persone debilitate, aumentando notevolmente il sistema immunitario.
Recenti ricerche farmacologiche effettuate in Occidente hanno evidenziato infatti che quest’erba aumenta l’attività di diverse specie di globuli bianchi, nonché la produzione di anticorpi e di interferone. Le proprietà terapeutiche dell’astragalo sono fondamentalmente dovute ai polisaccaridi (ossia grandi molecole composte da catene zuccherine), presenti nelle sue radici.
Questa pianta trova un largo uso in ambito terapeutico per quanto riguarda le malattie infettive croniche, come la bronchite, la sinusite e addirittura l’AIDS; come precedentemente citato, l’astragalo è impiegato, inoltre, da coloro che sono affetti da cancro, sia che si tratti di persone che seguono le terapie tradizionali occidentali, sia per quanto riguarda coloro che hanno già completato la cura.
È scientificamente dimostrato che l’assunzione regolare di composti a base di radice di astragalo sia un grande beneficio per le persone debilitate, senza energia o vitalità, o che si sentono vulnerabili allo stress.