Il basilico (nome botanico: Ocimum Basilicum) è una delle erbe più antiche, originaria dell’India, dove cresce anche attualmente e dove viene utilizzata sia per le sue deliziose virtù gastronomiche, che come prezioso antidoto contro il morso di serpenti velenosi.
Molto probabilmente si è diffuso dal Medio Oriente all’Europa ed è sempre stata considerata un’erba dai poteri a dir poco eccezionali. Il suo nome deriva dal greco basileus, che significa “re”, ossia “degno della casa del re”, proprio per il suo eccellente ed intenso aroma; gli antichi greci, i romani e gli ebrei lo usavano per sostenersi durante i periodi di digiuno.
Conosciuto inoltre come l’erba della povertà (protettrice dei bisognosi e dei poveri appunto), in passato gli si attribuivano spettacolari virtù magiche ed afrodisiache.
In occidente esso è infatti il simbolo della fertilità: il celebre autore Giovanni Boccaccio narra, nella sua opera principale, il “Decameron”, la storia di Lisabetta da Messina, che con le sue lacrime innaffiava il vaso di basilico in cui aveva sepolto la testa dell’amante; con una vena del tutto differente, il dottore fiammingo Van Helmont (1577-1644), uno dei padri della scienza sperimentale, riteneva che questa pianta aromatica, tritata e lasciata in mezzo a due mattoni, si trasformasse addirittura in uno scorpione.
Queste curiose fantasticherie non provengono tuttavia dal Belgio, ma dall’Europa meridionale, dove è facile trovare piccoli scorpioni sotto le pietre. Il basilico è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle labiate, adatta ai climi temperati, che non sopporta il gelo. Erbacea dal fusto eretto (40-50 cm), con ramificazioni nella parte finale, ha foglie ovali peduncolate che, a seconda della varietà, possono essere piccole o grandi; i fiori sono minuti, bianchi o rosati, e compaiono in giugno e luglio.
È molto usato in campo erboristico e le parti utilizzate a tal fine sono le foglie (raccolte da primavera a fine estate) e le sommità fiorite (raccolte invece in estate).
Considerato un ottimo stimolante ed eccitante, possiede anche proprietà antispasmodiche e disinfettanti; oltre a ciò si ritiene essere molto efficace in caso di digestione difficile, alitosi, ansia, stanchezza generale, emicrania e spasmi gastrici.
Può agevolmente venir consumato crudo sul cibo per aiutare la digestione delle pietanze; sotto forma di decotto o di infuso è ottimo invece per combattere l’indigestione, il raffreddore, il mal di testa, la nausea, i crampi addominali, l’agitazione e il nervosismo. L’infuso può essere impiegato per fare gargarismi contro l’alito cattivo e, unito all’acqua del bagno, è un tonificante che profuma gradevolmente la pelle; l’acqua distillata al basilico viene spesso usata come tonico per la pelle del viso.
In cucina, il basilico è una delle piante aromatiche più utilizzate ed è un ingrediente essenziale nella preparazione del pesto alla genovese.
È possibile inoltre preparare l’aceto di basilico, facendo macerare le foglie in aceto di vino. Trova altresì largo impiego nella produzione di liquori.