La cicoria (nome botanico: Cichorium intybus) per molti secoli è stata utilizzata come erba da insalata e per alterare il caffè; si credeva infatti, che le radici macinate, aggiunte ai chicchi di caffè, fungessero da “antidoto” alla caffeina e proprio per questo motivo la cicoria era usata molto frequentemente soprattutto in Francia e in altri paesi europei.
Le foglie e le radici possiedono un sapore davvero amaro, mentre la pianta contiene un succo lattiginoso, caratteristico della famiglia botanica delle composite.
La cicoria contiene molti componenti attivi notevolmente importanti, tra i quali la vitamina C, il ferro e la clorofilla, la quale contribuisce all’arricchimento del sangue.
Possiede svariate proprietà terapeutiche: diuretiche, lassative, colagoghe e stomachiche; inoltre stimola le secrezioni biliari e gastriche ed è assai utile nei casi di gotta, artrite, calcolosi e disfunzioni epatiche e della milza.
Si tratta di una pianta perenne, che raggiunge il metro d’altezza, con foglie basali allungate e caratterizzate da profonde incisioni dentate; i fiori, che compaiono in estate, brillano di un vivace ed intenso celeste. Essa cresce spontanea dalla pianura alla montagna, in luoghi erbosi, prati e terreni asciutti; da notare che la varietà selvatica è molto ricca di fosforo.
Nell’ambito della medicina naturale vengono impiegate le foglie (raccolte prima che la pianta fiorisca) e la carnosa radice (raccolta in autunno ed utilizzata fresca o essiccata, a seconda dell’uso). Oltre che come verdura fresca, la cicoria può essere assunta attraverso infuso e decotto, per depurare il sangue e rimineralizzare l’organismo indebolito, contro la stitichezza e per contrastare i problemi dovuti ad una cattiva digestione.
Nei casi di calcoli renali si consiglia la preparazione di un infuso di foglie secche (circa 15 grammi per tazza d’acqua) da sorbire 3 volte al giorno; contro invece i calcoli biliari ottimo è il decotto, preparato facendo bollire per 3 minuti circa 15 grammi di radice sminuzzata in una scodella d’acqua (va somministrato 2 volte al giorno).
La cicoria è molto utile anche come medicamento per uso esterno: contro le affezioni della pelle è possibile infatti applicare degli impacchi o preparare dei bagni terapeutici; per esempio, la radice, cotta e pestata, e il suo succo possono venir applicati sulla pelle del viso (ma anche in altre zone del corpo) per una maschera rinfrescante, emolliente e decongestionante. In cucina la cicoria è considerata una verdura molto ricercata, in virtù del suo tipico sapore amarognolo; può essere consumata fresca, con l’aggiunta di olio, limone, sale ed aglio, o assieme ad altre verdure, ma può anche venir lessata o stufata.
Per scopi culinari si deve utilizzare la pianta prima della fioritura, recidendola al colletto solo in presenza di molti altri esemplari.